La ricchezza della Valmalenco è nel suo
territorio. Le montagne, i ghiacciai,i minerali, gli alpeggi, i boschi, gli
alberi antichi sono il patrimonio naturale di questa valle.
Un albero
millenario, unico della sua specie al mondo, si trova quasi a bordo del
sentiero che sale prima del Rifugio Ventina verso il lago Pirola. In questo
luogo vivono larici pluricentenari. Gli scienziati li conoscono e li studiano
da tempo. Il Prof. Caccianiga dell’Università di Milano è stato il primo a
riconoscere nel larice millenario una ricchezza incredibile.
Riconosciamo negli alberi la capacità di darci
l’ossigeno. Le piante antiche raccontano il passato, la nostra storia, il lungo
cammino dell’uomo e della vita sulla terra.
Il 1° censimento degli alberi
monumentali della Provincia di Sondrio è descritto in un libro del 1999. Sono
in tutto 133 piante, la maggior parte vive in un ambiente urbano, giardino
oppure parco. Avevo più volte sollecitato di estendere il censimento degli
alberi antichi ai boschi e all’ambiente naturale. Mi sembrava riduttivo avere
uno sguardo poco approfondito sul territorio.
Il mio progetto sugli alberi
antichi prevede cinque fasi.
- Fare un censimento di piante monumentali in Valmalenco significa fare un lavoro collettivo con la collaborazione di tutti, soci CAI e non soci, semplici residenti o turisti occasionali.
- Si presenta il progetto in una serata dove si mostrano immagini con una scheda dedicata alla raccolta dati con dettagli e fotografie. Si amplia il tema sul valore degli alberi con la proiezione di un film quale “Alberi che camminano”.
- Si raccolgono le segnalazioni, si verificano e identificano gli alberi antichi con specifiche targature informative e scientifiche.
- Si propongono eventi e itinerari per promuovere l’educazione all’ambiente e la conoscenza del paesaggio.
- A conclusione lavori si presenta una serata di riflessioni; il progetto sugli alberi antichi della Valmalenco ha preso corpo e adesso può andare oltre e sviluppare iniziative di promozione come manifesti, calendari, mostra fotografica, depliant turistici, articoli sulle riviste di interesse scientifico e alpinistico.
Come tutti i progetti che nascono sulla spinta
di un ideale e si basano quindi sulle forze di volontà e di aggregazione
ritengo indispensabile superare almeno in questa sede gli ostacoli di natura
economica. La forza della ragione deve essere il motore alla base di ogni
entusiasmo.
Credo che scoprire il territorio con uno sguardo più approfondito
sugli alberi antichi darà valore alla Valmalenco.
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