venerdì 15 aprile 2016

Alberi Antichi


La ricchezza della Valmalenco è nel suo territorio. Le montagne, i ghiacciai,i minerali, gli alpeggi, i boschi, gli alberi antichi sono il patrimonio naturale di questa valle.
Un albero millenario, unico della sua specie al mondo, si trova quasi a bordo del sentiero che sale prima del Rifugio Ventina verso il lago Pirola. In questo luogo vivono larici pluricentenari. Gli scienziati li conoscono e li studiano da tempo. Il Prof. Caccianiga dell’Università di Milano è stato il primo a riconoscere nel larice millenario una ricchezza incredibile.
Riconosciamo negli alberi la capacità di darci l’ossigeno. Le piante antiche raccontano il passato, la nostra storia, il lungo cammino dell’uomo e della vita sulla terra.

Il 1° censimento degli alberi monumentali della Provincia di Sondrio è descritto in un libro del 1999. Sono in tutto 133 piante, la maggior parte vive in un ambiente urbano, giardino oppure parco. Avevo più volte sollecitato di estendere il censimento degli alberi antichi ai boschi e all’ambiente naturale. Mi sembrava riduttivo avere uno sguardo poco approfondito sul territorio.
 Il mio progetto sugli alberi antichi prevede cinque fasi.

  1. Fare un censimento di piante monumentali in Valmalenco significa fare un lavoro collettivo con la collaborazione di tutti, soci CAI e non soci, semplici residenti o turisti occasionali.

  2. Si presenta il progetto in una serata dove si mostrano immagini con una scheda dedicata alla raccolta dati con dettagli e fotografie. Si amplia il tema sul valore degli alberi con la proiezione di un film quale “Alberi che camminano”.

  3. Si raccolgono le segnalazioni, si verificano e identificano gli alberi antichi con specifiche targature informative e scientifiche.
  4. Si propongono eventi e itinerari per promuovere l’educazione all’ambiente e la conoscenza del paesaggio.

  5. A conclusione lavori si presenta una serata di riflessioni; il progetto sugli alberi antichi della Valmalenco ha preso corpo e adesso può andare oltre e sviluppare iniziative di promozione come manifesti, calendari, mostra fotografica, depliant turistici, articoli sulle riviste di interesse scientifico e alpinistico.

Come tutti i progetti che nascono sulla spinta di un ideale e si basano quindi sulle forze di volontà e di aggregazione ritengo indispensabile superare almeno in questa sede gli ostacoli di natura economica. La forza della ragione deve essere il motore alla base di ogni entusiasmo.

Credo che scoprire il territorio con uno sguardo più approfondito sugli alberi antichi darà valore alla Valmalenco.